Elezioni Lucca 2022, sette candidati (senza una donna) e con gli occhi sul terzo polo

Elezioni Lucca 2022, sette candidati (senza una donna) e con gli occhi sul terzo polo


Cos ricca e cos distante. Ha il distretto cartario pi forte di Europa, sottolinea Tiziano Pieretti, presidente del settore per Confindustria. Vanta un turismo di qualit e un polo culturale di rilievo (dal Summer Festival a Lucca Comics), spiega Aldo Tarabella, ex direttore artistico del teatro del Giglio. stata ritenuta seconda solo a Firenze per capacit di attrarre per quel certo respiro di campagna per cui uno passeggia sulle mura e dieci minuti dopo si trova nelle sontuose ville delle colline attorno, osserv Claudio Romiti, ex direttore di Confindustria. E tuttavia Lucca anche una citt distante, appartata, quasi gelosa della propria differenza. Basti pensare alla ferrovia. La Firenze-Lucca venne costruita, sotto il Granducato di Toscana, su un solo binario. A met dell’Ottocento per percorrere 78 chilometri si impiegava tre ore di tempo. Oggi che la linea stata elettrificata serve circa la met. Dai tempi del Granduca cambiato poco perch da Pistoia a Lucca i treni Proseguono a viaggiare su un solo binario. Il secondo da anni che attende di essere costruito. Cos ad ogni elezione le infrastrutture e la viabilit sono i temi in testa ai programmi dei candidati. Si ripetono, quasi un disco rotto. Si parla di assi viari da decenni ma niente stato realizzato, i camion che trasportano cellulosa o prodotti finiti alle varie aziende cartarie passano dalla circonvallazione, accanto alle mura cinquecentesche, polemizza l’industriale Giulio Grossi. Se i nodi dello sviluppo di Lucca sono sempre gli stessi, allora nella sfida elettorale di domenica — sette candidati a sindaco e nessuna donna — a pesare forse non saranno i programmi quanto chiavi di lettura come continuit e discontinuit, classe dirigente, innovazione.


La continuit con i dieci anni di governo di Alessandro Tambellini impersonata da Francesco Raspini, 39 anni, ex commissario di polizia, assessore uscente ai lavori pubblici. Lo appoggiano sei liste, Pd in testa con Sinistra civica ecologista, Europa Verde e Ilaria Vietina con la lista Lucca un grande noi. Vietina aveva sfidato Raspini alle primarie del centrosinistra, ora si ritrovano insieme, circostanza abbastanza insolita nella storia delle primarie. Raspini-Vietina possono dire: la strada tracciata. E vantare rapporti sia con Firenze — in Regione il lucchese Stefano Baccelli gestisce l’assessorato alle infrastrutture — che con Roma, dove il capogruppo al Senato del Pd Andrea Marcucci, esponente di una famiglia che conta molto a Lucca e dintorni.

La discontinuit ha invece molte facce. Quella pi istituzionale di Mario Pardini, 48 anni, imprenditore gi alla guida di Lucca Comics (tre anni a Londra e poi dieci in Argentina, dove si messo a produrre vino di ottima qualit, assicura), alla guida di cinque liste, con dentro anche Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Giovanni Toti e Marcello Pera, insomma tutto il centrodestra unito per la riconquista di Palazzo Orsetti, sede del municipio lucchese. Continuit o discontinuit? Anche se gli abbracci di Pera al candidato cresciuto professionalmente tra Londra e Buenos Aires (dove forte l’emigrazione lucchese) danno un senso di gi visto, come ha subito intuito l’ex sindaco di centrodestra Pietro Fazzi, che ha incendiato la campagna elettorale con una previsione velenosa: La partita riguarder Raspini e Barsanti.

Fabio Barsanti, 41 anni, commerciante, che si presenta con tre liste — Difendere Lucca, Centrodestra per Barsanti e Prima Lucca-Italexit — quel signore che nel 2017, tra la sorpresa generale, alla guida di CasaPound sfior l’8 % di voti, terzo incomodo tra Tambellini e Remo Santini, candidato del centrodestra. Difficile che Barsanti abbia chance di vittoria, ma se si andr al ballottaggio pu essere l’ago che sposta la bilancia. Nel 2017 Tambellini non a caso perse 700 voti circa tra il primo e il secondo turno. E super Santini per soli 361 voti. Al ballottaggio Pardini potr contare anche su Elvio Cecchini, 71 anni, candidato civico con due liste, che non ha dubbi: Daremo indicazione di votare Pardini. Lucca ha bisogno di una scossa. Da decenni al palo. L’ultimo sindaco all’altezza stato il primo Fazzi. Poi il buio…, osserva Cecchini. In appoggio di Pardini potrebbe confluire una parte almeno del vasto mondo dei no vax, che ha il suo referente politico in Andrea Colombini, 54 anni, imprenditore culturale, che si presenta con due liste — No Green Pass e Ancora Italia — e un programma anti sistema: No green pass ora e per sempre, No con i partiti e i loro rappresentanti scadenti e infine Lucca capitale morale della Toscana.

Sulla carta il ballottaggio potrebbe impensierire pi Raspini che Pardini. A sinistra Raspini infatti pu attingere voti solo dall’area rosso-verde di Aldo Gottardo, 43 anni, candidato sindaco di una lista ecologista, Ambiente e Giustizia sociale, alleata con Sinistra italiana e Rifondazione comunista. La novit il debutto del terzo polo che, tramontata l’ipotesi Del Ghingaro, candida il direttore di orchestra Alberto Veronesi, 57 anni, sostenuto da Italia Viva, Azione e Pi Europa. Un risultato, quello del terzo polo, a cui guardano anche da Roma. Non a caso stasera a chiudere la campagna, davanti alla statua di Giacomo Puccini, di cui Lucca si sta apprestando a celebrare il centenario della morte, avvenuta nel 1924, arriver anche Matteo Renzi.

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12 giugno 2022 | 12:59

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